Accordo di collaborazione tra Città di Torino e Politecnico di Torino

Studi e ricerche di comune interesse per sistemi caratterizzanti il tessuto urbano

Cascina Bellacomba

Categoria Cascina
Circoscrizione 6
Quartiere Villaretto
1. Codifica complesso
Scheda 34
ID Edificio CA_034
Collegamento a scheda  
2. Ubicazione
Indirizzo Strada Vicinale Bellacomba 138
Foglio PRGC 1
Foglio 1033
Particella 10-21, 67
Cinta daziaria Al di fuori del perimetro delle cinte
 
3. Periodizzazione
Fondazione impianto attuale Ancien Régime
Indicazioni specifiche Complesso rurale, secondo alcune fonti di fondazione basso medioevale, ingrandito e ampliato nei secoli e dotato nel Seicento anche di una cappella interna.
Data primo impianto 1458 (attribuita)
4. Denominazione
Attuale Cascina Bellacomba
Storica Cascina La Bella Comba
5. Cronologia delle proprietà
  Demanio civile   Comune
  Demanio militare   Ente ecclesiastico
  Regione 1 Privato
  Provincia   Altri enti
Indicazioni specifiche
 
6. Cronologia delle destinazioni d'uso
  Residenziale   Pertinenza rurale
1 Rurale   Uffici e servizi pubblici
1 Culto   Uffici e servizi privati
  Commerciale   Uffici e servizi privati
  Industriale/Artigianale
  Accessibilità al pubblico
Indicazioni specifiche
Il complesso oggi sembra ospitare attività differenti dalla vocazione agricola originale. In precedenza vi era una cappella di probabile uso privato.
7. Riconoscibilità logiche insediative
X Riconoscibilità del nucleo originario
  Presenza di stratificazioni successive/demolizioni/lacune rispetto al nucleo originario
Indicazioni specifiche
La conformazione in pianta del complesso dichiara l'adesione al prototipo di cascina a corte quadrangolare. Ad oggi appare un unico accesso mediante un passaggio coperto.
8. Elementi di connessione con il territorio circostante
X Relazioni con il sistema viario X Relazioni con il sistema idrico
  Relazioni con il sistema ferroviario   Fronti in relazione con il contesto urbano
Indicazioni specifiche
La cascina prospetta ad est sulla strada storica che da questo complesso rurale prende il nome. Essa si collocava già in origine nelle immediate vicinanze di un'ansa del fiume Stura. La lambivano i canali Gora Lamarmora (a nord, proveniente da Cascina del Francese) ora scomparsa, e la Gora del Molino (a sud) il cui corso è oggi stato alterato dalla Discarica AMIAT. La cascina oggi si trova nelle vicinanze dei numerosi bacini idrici che perimetrano quest'ultima discarica.
9. Vincoli e prescrizioni
X P.R.G.   Soprintendenza
  P.P.R.   Altre tutele
10. Norme urbanistico edilizie di attuazione
  Inclusione nelle aree ZUT/ATS
Indicazioni specifiche
TITOLO IV: Ambiente e paesaggio urbano;
Art.26: Edifici di particolare interesse storico ed edifici caratterizzanti il tessuto storico, Gruppo 4;
TITOLO III: Aree per servizi e viabilità;
Art.21: Parchi urbani e fluviali: Parte del parco urbano fluviale P24 occupata dalla discarica controllata di rifiuti solidi urbani (P24).
11. Descrizione e considerazioni
(cronologie, comparazioni, riferimenti)
La cascina rappresenta uno dei più antichi insediamenti rurali della zona oltre Stura. Se ne ha notizia già dal basso Medioevo; in seguito viene più volte annoverata in documenti seicenteschi nei passaggi di proprietà tra insigni famiglie nobiliari. Tra i proprietari che nei secoli ne hanno avuto possesso, oltre alla famiglia aristocratica Bellacomba, si possono annoverare i conti d'Arcour, le famiglie Ruscalla e Formica, e infine, ai primi del Novecento, la famiglia Nigra. Al complesso veniva attribuita la presenza di una cappella interna dipendente dalla parrocchia di Lucento, officiata un tempo anche da un suo proprio cappellano, così come riporta la visita pastorale del 1777 che annovera anche le suppellettili del sacello. A questa si aggiungeva il vasto giardino, completamente cintato, ora destinato a orto. Il complesso rurale è oggi frammentato in molteplici proprietà. Alcuni di questi lotti sono in grave stato di abbandono, altri vedono le loro coperture collassate, taluni sono stati convertiti ad usi totalmente estranei alle funzioni agricole originarie. Il fronte su strada, come la casa rurale, versano in gravi condizioni. In una recente ripassatura del tetto di quest'ultima porzione sembra sia stato abbattuto un campaniletto a vela o un abbaino che sovrastava tale costruzione più alta. Della cappella interna non si rinviene traccia, mentre l'antico giardino, perimetrato da una cinta in muratura, è oggi usato come orto. A dispetto del suo valore storico e territoriale, attestato fin dal basso Medioevo, il complesso non sembra essere oggetto di alcuna strategia di valorizzazione. Viene inoltre rilevato un orologio solare, in pessime condizioni, su una delle facciate degli edifici, che in passato era parte di una serie sparsa per le pareti esterne dei fabbricati.
12a. Documentazione cartografica storica
Sezione della Carta Topografica della Caccia (1761-66). L'area oltre Stura è principalmente occupata da un bosco fluviale in cui si innestano i campi coltivati con le relative cascine di appartenenza. In questo caso è visibile come La Bella Comba sia considerata già all'epoca un polo in quanto su di essa convergono percorsi viari e idrici. Viene rappresentato un esteso giardino di pertinenza.
Sezione del Catasto Rabbini (1864) che evidenzia la rete idrica (Gora Lamarmora) e viaria (Strada dal Porto di Altessano al Villaretto) che coinvolge la cascina all'epoca della carta. Persiste la presenza del cortile rappresentato nelle carte precedenti, continuando a mantenere le medesime dimensioni e forma.
Sezione dell'aggiornamento del 1968 dell'IGM del 1881. Il territorio immediatamente adiacente alla cascina risulta pressoché invariato rispetto a quello delle carte precedenti, a dimostrazione della vocazione agricola dell'area, anche grazie al prestigio e la destinazione che la cascina mantiene.
12b. Documentazione cartografica attuale
Stralcio del Foglio 2a, Tavola n. 1 dell'Azzonamento del PRGC del 1995. è ben visibile l'appartenenza della cascina al Gruppo 4 degli edifici di particolare interesse storico. La destinazione d'uso del territorio attorno ad essa è profondamente cambiata: ora ad est viene posta una discarica e vi sono cave e depositi ad ovest, seppur il PRG preveda che sia un'area adibita a Parco urbano e fluviale.
Geoportale e governo del territorio, Sfondo cartografico, Ortofoto 2018, Comune di Torino.
13a. Documentazione fotografica storica
 
 
13b. Documentazione fotografica attuale
Particolare dell'orologio solare, ormai sbiadito, corredato dalla data 1674. L'abbandono (dell'intero o di una porzione) dell'edificio ha portato alla muratura delle finestre.
Porzione della facciata est della cascina in evidente stato di abbandono, come è visibile per gli infissi murati/chiusi e le porte malconce.
14. Documentazione archivistica
 
15. Documentazione bibliografica
  • RONCHETTA C., PALMUCCI QUAGLINO L. (a cura di), 1996, Cascine a Torino: "La più bella prospettiva d'Europa per l'occhio di un coltivatore", Edifir, Firenze, pp. 170-171.
  • GROSSI G. L. A., 1790, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino, pp. 21-22.
  • RABBINI A., 1840, Elenco dei nomi dei proprietari delle cascine, ville e fabbriche designate sulla carta topografica della città, territorio di Torino e suoi contorni, G.B. Maggi, Torino, p. 19.
  • GRIBAUDI ROSSI E., 1970, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino, pp. 244-246.
  • POLITECNICO DI TORINO. DIPARTIMENTO CASA CITTA', 1984, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino, p. 526.
  • BIASIN M. et al. (a cura di), 1997, Lenti e profondi cambiamenti economici e sociali nell'area tra borgo Dora e Venaria nella seconda metà del Seicento (1658-1702), in Laboratorio di ricerca storica sulla periferia urbana della zona nord-ovest di Torino (a cura di), Soggetti e problemi di storia della zona nord-ovest di Torino fino al 1796, Università degli studi di Torino. Facoltà di Scienze della formazione, Torino, pp. 155-192, p. 166.
  • BIASIN M. et al. (a cura di), 1997, Crisi di metà Settecento e ripresa economica nell'Oltredora (1742-1769), in Laboratorio di ricerca storica sulla periferia urbana della zona nord-ovest di Torino (a cura di), Soggetti e problemi di storia della zona nord-ovest di Torino fino al 1796, Università degli studi di Torino. Facoltà di Scienze della formazione, Torino, pp. 223-250 , p. 230.
  • Pietra Alta, passaggio a nord: la memoria il sogno il presente, Mille, Torino 2002, p. 85.
  • AINARDI M.S. (a cura di), 2003, Cascine in periferia: percorsi di visita e conoscenza delle strutture rurali nella pianura torinese, Città di Torino. Progetto Periferie, Torino, pp. 79-80.
  • Le cascine nel territorio della VI Circoscrizione amministrativa di Torino, Relazione prodotta per l'esame di Applicazioni di geografia, Università degli studi di Torino, Facoltà di Scienze della formazione, a.a. 1996/97, relatore Simonetta, Caterina , Scheda 7, pp. 26-27.
  • CHERVATIN W., Partecipazione religiosa in una comunità di antico regime: Lucento nella seconda metà del Settecento, Tesi di laurea, Università degli studi di Torino, Facoltà di Scienze della formazione, a.a. 2010/11, relatore Paola Corti, Allegato 4, p.118; Allegato 5, p. 129.
  • DE LEO A. (a cura di), s.d., La Torino della Stura: borghi e cascine nel tempo, AGAT, Torino, p. 32.
17. Compilazione
Compilatore scheda: Giosuè Bronzino, Francesco Pagliaro
Data compilazione: dicembre 2021, revisione maggio 2024