Accordo di collaborazione tra Città di Torino e Politecnico di Torino

Studi e ricerche di comune interesse per sistemi caratterizzanti il tessuto urbano

Filatoio del Marchese Tana detto “Filatore Pilò” (non più esistente)

Categoria Industriale tessile
Circoscrizione 5
Quartiere Lucento
1. Codifica complesso
Scheda 148
ID Edificio IN_148
Collegamento a scheda  
2. Ubicazione
Indirizzo Via Pianezza, 123
Foglio PRGC 4B
Foglio 1121
Particella 79, forse anche 169, 170, 171, 172, 173, 174
Cinta daziaria All'interno della II cinta daziaria
 
3. Periodizzazione
Fondazione impianto attuale -
Indicazioni specifiche Si ha testimonianza del filatoio nel 1708 e si presume che sia stato impiantato tra il 1728 e il 1729.
Nel 1858-59 il filatoio non risulta più censito (ASTo, Sez. R.te, Statistica Manifatturiera). Nel 1982 il filatoio risulta essere stato demolito.
Data primo impianto 1728-29
4. Denominazione
Attuale -
Storica Filatore Pilò
5. Cronologia delle proprietà
  Demanio civile   Comune
  Demanio militare   Ente ecclesiastico
  Regione 2, 3 Privato
  Provincia 1 Altri enti
Indicazioni specifiche
1728-1761: Giovanni Battista Nigra - privato
1761-1815: conte Carlo Federico Tana - privato
1815: fratelli Bertini - affitto
1822: Pessa Giuseppe - affitto
1858-1982: non più censito, poi demolito - sconosciuto
6. Cronologia delle destinazioni d'uso
  Residenziale   Pertinenza rurale
  Rurale   Uffici e servizi pubblici
  Culto   Uffici e servizi privati
  Commerciale 1 Industriale/Artigianale
  Accessibilità al pubblico
Indicazioni specifiche
1708-1787: industriale/artigianale
1787: inutilizzato (ozioso)
1790-1822: industriale/artigianale
1858-1982: sconosciuto/inutilizzato
7. Riconoscibilità logiche insediative
  Riconoscibilità del nucleo originario
  Presenza di stratificazioni successive/demolizioni/lacune rispetto al nucleo originario
Indicazioni specifiche
L’edificio destinato alla filatura risulta demolito da un sopralluogo avvenuto nel 1982. Non si conservano strutture originarie, né documentazione grafica dettagliata. Il sito storico risulta profondamente trasformato e non restano tracce materiali del filatoio. È probabile che modifiche e superfetazioni si siano verificate nel tempo prima della demolizione, ma non sono documentate nel dettaglio.
8. Elementi di connessione con il territorio circostante
Relazioni con il sistema viario Relazioni con il sistema idrico
  Relazioni con il sistema ferroviario   Fronti in relazione con il contesto urbano
Indicazioni specifiche
Il filatoio era sito nel Castello di Lucento con quattro cascine attigue del Marchese Tana, situato in prossimità della Dora Riparia, che forniva energia idraulica essenziale per l'attività industriale.
Era accessibile da una rete di strade rurali già nel XVIII secolo, e successivamente da viabilità urbana in espansione.
9. Vincoli e prescrizioni
  P.R.G.   Soprintendenza
  P.P.R.   Altre tutele
10. Norme urbanistico edilizie di attuazione
Inclusione nelle aree ZUT/ATS
Indicazioni specifiche
In particolare, si tratta di un’area ZUTVE
11. Descrizione e considerazioni (cronologie, comparazioni, riferimenti)
1708: non si conosce la proprietà, ma si ha testimonianza dell’esistenza del filatoio;
1728-29: si presume che il filatoio sia stato impiantato attorno a questo periodo e che fosse proprietà di Giovanni Battista Nigra;
1761: l'opificio - con il resto dei possessi - passa al conte Carlo Federico Tana.
1787: il filatoio conta 88 operai e, in detto anno, risulta ozioso (ASTo Sez. I, Materie Economiche Commercio, Cat. IV, Sete e Manifatture d’Esse, m. 9, n. 22 da ordinare);
1790: il filatoio viene denominato “Filatore Pilò” ed è possibile la localizzazione dalla Carta del Grossi. Sito nel Castello di Lucento con quattro cascine attigue del medesimo proprietario, situato “per contro al fiume Dora”, il filatoio risulta essere di proprietà del Marchese Tana. Esso è uno dei primi filatoi costruiti in Piemonte;
1815: l’edificio risulta in affitto dai fratelli Bertini e conta 48 operai (ASTo Sez. I, Materie Economiche Commercio, Cat. IV, m. 23 da ordinare);
1822: l’edificio è affittato da Pessa Giuseppe, conta 62 operai e si ha testimonianza di 7.000 libbre di seta prodotta (ASTo Sez. R.te, Statistica Manifatturiera);
1858-59: il filatoio non risulta più censito all’interno del Catasto Rabbini;
1982: il filatoio risulta essere stato demolito.
12a. Documentazione cartografica storica
Carte de la Montagne de Turin avec l’etendue de la pleine dépuis le Sangon jusqu’a la Sture, 1694-1703, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino, Torino 14 (particolare).
Città e Cittadella di Torino attaccata da Gallispani lì 9 giugno 1706, liberata lì 7 settembre, 1706, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino 31 (particolare).
Vincenzo Maria Ferrero Sevalle, Tipo del Corso del Fiume Dora, 1746, ASCT, Carte Sciolte, CS 2044, tav 3 (particolare).
Carta Topografica della Caccia, 1761-66, ASTo, Sezione Corte, Carte, Carte topografiche segrete, Torino, 15.A.VI Rosso (particolare).
Michele Antonio Boglione, Disegno dei confini territoriali tra la città, Gonzole, Borgaretto e Beinasco, 1785, ASCT, Carte Sciolte, Collezione Simeom, 2943, SIM D1798 (particolare).
Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, ASCT, Collezione Simeom, SIM D1800 (particolare).
Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, ASTo, Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino, f07 (particolare).
Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche e disegni, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26 (particolare).
Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, ASCT, CAG, Sezioni 28_29_30 (particolare).
Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, ASCT, Collezione Simeom, SIM D1803 (particolare).
Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, ASTo, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino, f. XI (particolare).
Ufficio Municipale Lavori Pubblici, Carta Topografica del Territorio di Torino divisa in sette fogli, 1879-98, ASCT, Tipi e disegni, 64.8 (particolare).
Pianta di Torino e dintorni, 1911, ASCT, Collezione Simeom, D 135 (particolare).
Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici, Pianta di Torino coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente delle Zone piana e collinare adottati dal Consiglio Comunale nel 1913, colle Varianti approvate successivamente sino a Maggio 1915, 1916, ASCT, Tipi e disegni, 64.6.8 (particolare).
Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, ASCT, TD 64.7.8 (particolare).
IGM, Pianta di Torino, Carta IGM, 1974, ASCT, Tipi e Disegni, TD 64.7.11 (particolare).
12b. Documentazione cartografica attuale
Stralcio del Foglio 4B, Tavola n. 1 dell'Azzonamento del PRGC del 1995.
Geoportale Piemonte, AGEA, Ortofoto 2021.
13a. Documentazione fotografica storica
Veduta generale dell'Istituto Agricolo Bonafous (Storico Castello di Lucento) - Torino. Cartolina, Arti Grafiche Casale, 1924.
Veduta generale dell'Istituto Agricolo Bonafous (Storico Castello di Lucento) - Torino. Cartolina, Arti Grafiche Casale, 1924.
Lucento - Istituto Agricolo Bonafous e panorama. Cartolina, inizio anni '50.
Torino - Via Verolengo e Via Pianezza. Cartolina, inizio anni '50.
Castello di Lucento, già Istituto Agricolo Bonafous, già Teksid, inizio anni '80. In Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984, p. 520.
Castello di Lucento, già Istituto Agricolo Bonafous, già Teksid, inizio anni '80. In Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984, p. 520.
13b. Documentazione fotografica attuale
 
 
14. Documentazione archivistica
  • Carte de la Montagne de Turin avec l’etendue de la pleine dépuis le Sangon jusqu’a la Sture, 1694-1703, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino, Torino 14.
  • Città e Cittadella di Torino attaccata da Gallispani lì 9 giugno 1706, liberata lì 7 settembre, 1706, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino 31.
  • Vincenzo Maria Ferrero Sevalle, Tipo del Corso del Fiume Dora, 1746, ASCT, Carte Sciolte, CS 2044, tav 3.
  • Carta Topografica della Caccia, 1761-66, ASTo, Sezione Corte, Carte, Carte topografiche segrete, Torino, 15.A.VI Rosso.
  • Michele Antonio Boglione, Disegno dei confini territoriali tra la città, Gonzole, Borgaretto e Beinasco, 1785, ASCT, Carte Sciolte, Collezione Simeom, 2943, SIM D1798.
  • Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, ASCT, Collezione Simeom, SIM D1800.
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, ASTo, Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino, f07.
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche e disegni, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26.
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, ASCT, CAG, Sezioni 28_29_30.
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, ASCT, Collezione Simeom, SIM D1803.
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, ASTo, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino, f. XI.
  • Ufficio Municipale Lavori Pubblici, Carta Topografica del Territorio di Torino divisa in sette fogli, 1879-98, ASCT, Tipi e disegni, 64.8.
  • Pianta di Torino e dintorni, 1911, ASCT, Collezione Simeom, D 135.
  • Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici, Pianta di Torino coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente delle Zone piana e collinare adottati dal Consiglio Comunale nel 1913, colle Varianti approvate successivamente sino a Maggio 1915, 1916, ASCT, Tipi e disegni, 64.6.8.
  • Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, ASCT, TD 64.7.8.
  • IGM, Pianta di Torino, Carta IGM, 1974, ASCT, Tipi e Disegni, TD 64.7.11 (particolare).
  • ASTo, Sezione I, Materie Economiche Commercio, Cat. IV, Sete e Manifatture d’Esse, m. 9, n. 22 da ordinare.
  • ASTo, Sezione I, Materie Economiche Commercio, Cat. IV, m. 23 da ordinare.
  • ASTo, Sezioni Riunite, Statistica Manifatturiera.
  • ASTo, Sezioni Riunite, Catasto Rabbini.
15. Documentazione bibliografica
  • Silvia Peretti, I setifici del ‘700: testimonianze di un’architettura da salvare nella Provincia di Torino, Tesi di laurea, relatore Laura Palmucci Quaglino, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1981-1982.
  • Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984, p. 520.
  • Laura Palmucci Quaglino, Lo spazio del lavoro: filatoi, filande e manifatture da seta a Torino tra Settecento ed Ottocento, in G. Bracco (a cura di), Città di Torino, Torino sul filo di seta, Torino 1992.
  • Laboratorio di ricerca storica sulla periferia urbana della zona Nord-Ovest di Torino (a cura di), Soggetti e problemi di storia della zona nord-ovest di Torino fino al 1796: Lucento e Madonna di Campagna, Università degli studi di Torino. Facoltà di Scienze della formazione, Torino 1997.
  • Michele Sforza, La città sotto il fuoco della guerra. La tragedia delle città italiane e l'impegno dei vigili del fuoco nella seconda guerra mondiale, U. Allemandi, Torino 1998, p. 33.
  • Maurizio Biasin, Domenico Bretto, Le trasformazioni del castello di Lucento dalle origini all'inizio del Seicento: da torre di avvistamento a residenza di caccia, in «Quaderni del Cds. Periodico a cura del Centro di documentazione storica della Circoscrizione 5ª», A. I, n. 1, fascicolo 1, Torino 2002, pp. 7-54.
  • Maurizio Biasin, I principali fondi archivistici sul feudo di Lucento e i Beccuti, in «Quaderni del Cds. Periodico a cura del Centro di documentazione storica della Circoscrizione 5ª», A. III, n. 4, fascicolo 1, Torino 2004, pp. 135-160.
  • Guido Amoretti, Piergiuseppe Menietti, Torino 1706. Cronache e memorie della città assediata, Il Punto, Torino 2005, p. 202.
  • Giorgio Sacchi, La tintoria di filati di Felice Bosio al Castello di Lucento, in «Quaderni del Cds. Periodico a cura del Centro di documentazione storica della Circoscrizione 5ª», A. VII, n. 12, fascicolo 1, Torino 2008, pp. 53-66.
16. Sitografia
17. Compilazione
Compilatore scheda: Salvatore COSTANZO
Data compilazione: Maggio 2025