Categoria | Industriale |
Circoscrizione | 7 |
Quartiere | Vanchiglia |
1. Codifica complesso |
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Scheda | 160 |
ID Edificio | IN_161 |
Collegamento a scheda | IN_158, IN_159 |
2. Ubicazione |
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Indirizzo | Via Cesare Balbo, 9 angolo via Michele Buniva, 23 |
Foglio PRGC | 9B |
Foglio | 1250 |
Particella | 137 |
Cinta daziaria | All'interno della I cinta daziaria |
3. Periodizzazione |
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Fondazione impianto attuale | 1899 (ultimazione della copertura a sheds e modifica definitiva dell’assetto produttivo interno) |
Indicazioni specifiche | L’edificio nasce con funzione mista (laboratorio e abitazione) nel 1880. Subisce un primo ampliamento nel 1884 e due significative trasformazioni nel 1897 e 1898-99, che ne consolidano la natura prettamente industriale, introducendo impianti più moderni (copertura a sheds, forza elettrica). Il fabbricato riflette una tipica evoluzione del tessuto produttivo ottocentesco torinese, da borgo artigianale a comparto industriale urbano. |
Data primo impianto | 1880 (licenza edilizia e costruzione del primo corpo su progetto dell’ing. Oreste Bollati) |
4. Denominazione |
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Attuale | Nido d’infanzia "Il Giardino delle Fiabe" |
Storica | Ditta G. Martina & C. |
5. Cronologia delle proprietà |
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Demanio civile | 2 | Comune | |
Demanio militare | Ente ecclesiastico | ||
Regione | 1 | Privato | |
Provincia | Altri enti |
Indicazioni specifiche |
1880 -primi decenni del XX secolo: Ditta G. Martina & C. (Giovanni Martina e figli) - privato
Metà Novecento: probabile dismissione dell’attività produttiva e passaggio a soggetti privati o a ente pubblico per finalità educative o residenziali 2025: sede dell’asilo nido "Il Giardino delle Fiabe" - Comune |
6. Cronologia delle destinazioni d'uso |
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1 | Residenziale | Pertinenza rurale | |
Rurale | 3 | Uffici e servizi pubblici | |
Culto | Uffici e servizi privati | ||
Commerciale | 1, 2 | Industriale/Artigianale |
✖ | Accessibilità al pubblico |
Indicazioni specifiche |
1880-1898: laboratorio industriale e abitazione civile (impianto originario della Ditta G. Martina & C.) - industriale/artigianale e residenziale
1898-primi decenni del XX secolo: officina meccanica con impianti industriali alimentati elettricamente (copertura a sheds e funzione produttiva pura) - industriale/artigianale Seconda metà del XX secolo: dismissione dell’attività manifatturiera – destinazione d’uso presumibilmente variabile (magazzino, deposito, spazi misti) 2025: sede dell’asilo nido "Il Giardino delle Fiabe" - uffici e servizi pubblici |
7. Riconoscibilità logiche insediative |
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✖ | Riconoscibilità del nucleo originario |
✖ | Presenza di stratificazioni successive/demolizioni/lacune rispetto al nucleo originario |
Indicazioni specifiche |
Il nucleo originario del 1880 è tuttora leggibile, sebbene ampliato e modificato nel tempo (manica su via Balbo, nuova porta uffici, sheds). La perdita della pensilina decorativa documenta una lacuna parziale. L’evoluzione volumetrica mantiene una coerenza compositiva, segno di continuità e adattamento funzionale. |
8. Elementi di connessione con il territorio circostante |
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✖ | Relazioni con il sistema viario | Relazioni con il sistema idrico | |
Relazioni con il sistema ferroviario | ✖ | Fronti in relazione con il contesto urbano |
Indicazioni specifiche |
L’edificio occupa una posizione d’angolo tra due strade regolari del piano d’ingrandimento ottocentesco. L’evoluzione del contesto (scuola Leone Fontana, asilo Reynero) mostra l’inglobamento in un tessuto urbano misto a prevalenza residenziale e sociale. Non vi sono evidenze di relazioni dirette con ferrovie o bealere in quanto il complesso si colloca in un’area di espansione ottocentesca priva di preesistenti infrastrutture idrauliche legate alla produzione. |
9. Vincoli e prescrizioni |
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P.R.G. | ✖ | Soprintendenza | |
P.P.R. | Altre tutele |
10. Norme urbanistico edilizie di attuazione |
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Inclusione nelle aree ZUT/ATS |
Indicazioni specifiche |
11. Descrizione e considerazioni (cronologie, comparazioni, riferimenti) |
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30 giugno 1880: la Ditta G. Martina & C., rappresentata da Giovanni Martina e dai figli Giuseppe e Giovanni, ottiene la licenza edilizia per la costruzione di
«un piccolo fabbricato per uso di laboratorio e abitazione civile, siccome il disegno in lucido». Il progetto è firmato dall’ing. Oreste Bollati, non da confondersi con il più noto
arch. Giuseppe Bollati. Il fabbricato è destinato a sorgere in un’area urbana ancora poco edificata, fuori dal centro storico, in un contesto allora periferico di residenze operaie
e stabilimenti manifatturieri: «l' borg dël fum»;
12 maggio - 30 giugno 1880: il progetto iniziale, presentato il 12 maggio, viene respinto dalla Commissione d’Ornato, preoccupata del decoro urbano in un’area soggetta a espansione regolata. Viene richiesto di regolarizzare gli interassi della fronte su via Buniva. Il progetto viene approvato in forma modificata a fine giugno. L’edificio presenta un pianterreno destinato a laboratorio e un piano superiore ad abitazione. La facciata, pur semplice, mostra ampie cornici intonacate in rilievo attorno alle aperture, in un sobrio stile industriale ottocentesco; 10 maggio 1884: la manica su via Balbo viene ampliata verso l’interno, con una nuova licenza edilizia. Il progetto, firmato dall’ing. Lorenzo Rivetti, ricalca le linee generali del primo edificio di Bollati, ma introduce variazioni negli interpiani, segno dell’adattamento a nuove esigenze produttive. L’ampliamento è sintomatico della continuità operativa e dell’espansione dell’attività industriale della ditta in questi anni; 12 novembre 1897: viene approvata la costruzione di una nuova porta d’ingresso agli uffici, con pensilina in ferro e vetro dal disegno decorativo eclettico, che introduce un elemento di rappresentanza sul fronte industriale. La pensilina, oggi non più esistente, resta documentata nelle pratiche edilizie, mentre la sua scomparsa è leggibile nell’intonaco alterato della facciata; 8 luglio 1898: su progetto dell’arch. Giovanni Thermignon, professionista attivo anche in altri cantieri della famiglia Martina, tra cui un edificio d’angolo su corso Regina Margherita (vedi schede 158 e 159), viene approvata la costruzione di una copertura a sheds nel cortile interno, con carpenteria in legno su colonne in ghisa. L’intervento è motivato dalla necessità di ammodernare l’impianto produttivo, sostituendo la forza motrice a vapore con l’elettricità. Nella documentazione si sottolineano i vantaggi igienici e di sicurezza per operai e vicinato, in un’area ormai inglobata nel tessuto urbano: di fronte allo stabilimento è stata appena costruita la scuola elementare “Leone Fontana”, e a fianco sorge l’Asilo Opera Pia Reynero, progettato da Costanzo Antonelli; 9 maggio 1899: il progetto degli sheds subisce modifiche in corso d’opera, regolarmente approvate con nuova licenza edilizia. L’intervento segna il culmine del processo di adeguamento tecnologico e urbano dello stabilimento, ormai pienamente inserito in un contesto cittadino in trasformazione. |
12a. Documentazione cartografica storica |
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Ufficio Municipale Lavori Pubblici, Carta Topografica del Territorio di Torino divisa in sette fogli, 1879-98, ASCT, Tipi e disegni, 64.8 (particolare). |
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Pianta di Torino e dintorni, 1911, ASCT, Collezione Simeom, D 135 (particolare). |
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Bombe e mezzi incendiari lanciati, 1:5000, 1942-1945. Zona 1: Municipio - Porta Susa - Porta nuova - Vanchiglia - Borgo Nuovo, ASCT, Tipi e disegni, cart. 68, fasc. 1 disegno 1, quadrante 1. |
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Bombe e mezzi incendiari lanciati, 1:5000, 1942-1945. Zona 1: Municipio - Vanchiglia - Porta Susa - Porta Nuova - Borgo Nuovo, ASCT, Tipi e disegni, cart. 68, fasc. 1 disegno 1. |
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Danni arrecati agli stabili, 1:5000, 1942-1945. Zona 1: Municipio, Vanchiglia, Porta Susa, Porta Nuova, Borgo Nuovo, ASCT, Tipi e disegni, cart. 68, fasc. 2 disegno 1, quadrante 1. |
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Danni arrecati agli stabili, 1:5000, 1942-1945. Zona 1: Municipio, Vanchiglia, Porta Susa, Porta Nuova, Borgo Nuovo, ASCT, Tipi e disegni, cart. 68, fasc. 2 disegno 1. |
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Bombardamenti aerei. Censimento edifici danneggiati o distrutti, ASCT Fondo danni di guerra inv. 410 cart. 8 fasc. 3. |
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Piano Regolatore Generale approvato con Decreto Presidenziale 6-10-1959, 6 ottobre 1959, Geoportale - Città di Torino (particolare). |
12b. Documentazione cartografica attuale |
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Stralcio del Foglio 9B, Tavola n. 1 dell'Azzonamento del PRGC del 1995. |
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Geoportale Piemonte, AGEA, Ortofoto 2021. |
13a. Documentazione fotografica storica |
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Geoportale Piemonte, Volo IGM 1945, str. 10 f. 56 (particolare). |
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Fabbricati industriali, già della Ditta G. Martina e figli, alzati prospicienti la via Buniva; in primo piano, addizione su progetto del 1884, a firma dell'ingegner Lorenzo Rivetti, ed edificio originario su progetto del 1880, a firma dell'ingegner Oreste Bollati, in Giovanni-Maria Lupo, Luciano Re, Un nucleo di architetture industriali urbane a Torino fra Otto e Novecento: l'approccio storico come premessa al riuso, in «Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino», XXXIII, 7-8 luglio-agosto 1979, p. 338. |
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Fabbricato industriale ad uso fonderia della Ditta G. Martina & C., poi S.A.F.O.V.. Interno di uno dei capannoni a sheds nella situazione originale, in Giovanni-Maria Lupo, Luciano Re, Stabilimenti Ex SAFOV, in «Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino», XXXIV, 3 marzo 1980, p. 110. |
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Fabbricato industriale ad uso fonderia della Ditta G. Martina & C., poi S.A.F.O.V.. Progetto di riuso del capannone a sheds, in Giovanni-Maria Lupo, Luciano Re, Stabilimenti Ex SAFOV, in «Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino», XXXIV, 3 marzo 1980, p. 111. |
13b. Documentazione fotografica attuale |
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14. Documentazione archivistica |
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15. Documentazione bibliografica |
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16. Sitografia |
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17. Compilazione |
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Compilatore scheda: | Salvatore COSTANZO |
Data compilazione: | Maggio 2025 |